Un film adorabile, leggero, frizzante e un po’ eccentrico
come del resto i suoi personaggi, normali eppure così particolari, che donano
alla pellicola un alone di delizioso surrealismo.
La storia si gioca tutta o quasi sul piano degli equivoci e dei
fraintendimenti oltre che naturalmente dei sentimenti. Emilie, interpretata
dalla squisita Audrey Tautou, è una parrucchiera che ha appena aperto un salone
con la sua amica Sylvia, e riceve una lettera d’amore anonima che però getta
immediatamente nel cestino non dandole importanza. In seguito però decide di
recuperarla per indirizzarla a sua madre nella speranza che la consapevolezza
di avere un ammiratore segreto la potesse aiutare a superare la separazione dal marito e a
riconquistare fiducia in se stessa. L’inganno sembra funzionare bene e ottenere
il risultato sperato finché le cose precipitano quando la madre di Emilie crede
di aver scoperto l’innamorato nel tuttofare che lavora nel salone della figlia,
il quale sì era l’autore della prima lettera ricevuta ma indirizzata ad Emilie.
E da qui iniziano gli intrighi e i sottintesi. Nel complesso il film risulta
molto carino e riesce perfettamente nell’intento di intrattenere e far
sorridere lo spettatore che resta conquistato dai personaggi perfetti per la
storia a partire dalla madre della
protagonista tenera e deliziosamente comica passando per Emilie fragile
ma testarda, scontrosa e orgogliosa, la timida e adorabile impiegata Paulette,
fino ad arrivare al protagonista maschile Jean innamorato perso del suo datore
di lavoro.
La pellicola anche se non eguaglia il livello e la qualità
di “Il favoloso mondo di Amelie” come
promette la locandina resta sempre godibile e perfetto per la serata estiva in
cui l’ho guardato.
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